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Migliorano i dati sull’occupazione giovanile, ma la strada è ancora lunga

Negli ultimi giorni l’Istat ha reso pubblici i dati relativi all’occupazione giovanile, informandoci che sta crescendo in maniera significativa. Di riflesso, cresce il tasso di occupazione complessivo.

Come sappiamo – ed è questa una caratteristica tutta italiana – la disoccupazione si annida in particolar modo tra i giovani. Tuttavia, i dati rilevano a febbraio 2024 una crescita dell’1,4% nella fascia 25/34 anni rispetto a febbraio 2023. Nel suo insieme, il tasso di occupazione giovanile aumenta di 2 punti, superando di 6 punti quello registrato prima della pandemia.

Dopo aver espresso soddisfazione per questi dati positivi, credo sia necessario ed auspicabile fare uno sforzo per leggere quel che vi si nasconde. Osservando la distribuzione dei dati, il livello di istruzione posseduto rappresenta una variabile determinante: il 75% dei laureati nel 2022 è occupato ad un anno dal conseguimento del titolo, dato che raggiunge il 77% per chi ha una laurea magistrale. Tra questi, già al primo anno il 40% dei giovani ha un contratto a tempo indeterminato. D’altra parte, cresce la domanda di lavoro qualificato e le imprese tendono a dare maggiore stabilità ai rapporti di lavoro. Questo, in palese contrasto con chi continua a denunciare la precarietà nel mondo del lavoro. Cosa importante, segnalata da più parti, è la differente visione che hanno i giovani rispetto al passato; tendono a pensarsi in modo diverso e i contratti più flessibili (compreso il tempo determinato) non sono più visti come un fattore puramente negativo.

Tuttavia, restano i problemi di sempre e tendono a sclerotizzarsi: la disoccupazione giovanile, ed in particolare il fenomeno dei NEET, riguarda in particolar modo le aree del mezzogiorno ed i giovani non qualificati. È una disoccupazione che presenta due caratteristiche: mancanza di sviluppo dei territori e dequalificazione.

Detto questo, penso che bisognerebbe avere chiaro che per aumentare l’occupazione è necessaria una politica di valorizzazione delle risorse. Programmi come GOL (5 miliardi di euro per interventi in favore dei disoccupati) andrebbero mirati e resi più flessibili, con l’obiettivo di migliorare le competenze dei giovani poco qualificati. Solo così riusciremmo quanto meno a rispondere alla domanda di lavoro troppo spesso insoddisfatta, vero delitto delle attuali politiche attive del lavoro.

Salvo Messina
Presidente Solco

 

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Sicilia

QUANTI TIROCINI POSSONO ESSERE ATTIVATI IN UN’AZIENDA?

  • 1 tirocinante se l’azienda ha fino a 5 dipendenti;
  • 2 tirocinanti se l’azienda ha da 6 a 20 dipendenti;
  • 10% di tutti i dipendenti per un organico superiore alle 20 unità.

CHI SONO I DESTINATARI?

Disoccupati, inoccupati, persone svantaggiate.

QUAL È LA DURATA DEL TIROCINIO?

Il tirocinio non può essere inferiore ai 2 mesi (salvo eccezioni) e non superiore ai 6 mesi, escluso per persone con disabilità che può essere attivato fino a 24 mesi.

QUALI SONO I TEMPI DI ATTIVAZIONE?

In qualsiasi momento.

QUANDO SI ATTIVA, INTERROMPE O PROROGA UN TIROCINIO, è NECESSARIO EFFETTUARE LA COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA?

Si ed è a carico dell’azienda ospitante.

QUAL è L’INDENNITà MENSILE?

L’indennità mensile non può essere inferiore ai 300 euro.

A CARICO DI CHI è L’ASSICURAZIONE INAIL E LA RC?

A carico dell’azienda ospitante.

Lazio

QUANTI TIROCINI POSSONO ESSERE ATTIVATI IN UN’AZIENDA?

  • 1 tirocinante se l’azienda ha fino a 5 dipendenti;
  • 2 tirocinanti se l’azienda ha da 6 a 20 dipendenti;
  • 10% di tutti i dipendenti per un organico superiore alle 20 unità.

CHI SONO I DESTINATARI?

Disoccupati, inoccupati, persone svantaggiate.

QUAL È LA DURATA DEL TIROCINIO?

Il tirocinio non può essere inferiore ai 2 mesi (salvo eccezioni) e non superiore ai 6 mesi, escluso per persone con disabilità che può essere attivato fino a 24 mesi.

QUALI SONO I TEMPI DI ATTIVAZIONE?

In qualsiasi momento.

QUANDO SI ATTIVA, INTERROMPE O PROROGA UN TIROCINIO, è NECESSARIO EFFETTUARE LA COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA?

Si ed è a carico dell’azienda ospitante.

QUAL è L’INDENNITà MENSILE?

L’indennità mensile è di 800 euro.

A CARICO DI CHI è L’ASSICURAZIONE INAIL E LA RC?

A carico dell’azienda ospitante.

Abruzzo

QUANTI TIROCINI POSSONO ESSERE ATTIVATI IN UN’AZIENDA?

  • 1 tirocinante se l’azienda ha fino a 6 dipendenti
  • 2 tirocinanti se l’azienda ha da 7 a 19 dipendenti
  • 10% di tutti i dipendenti per un organico superiore alle 20 unità.

CHI SONO I DESTINATARI?

Disoccupati, inoccupati, persone svantaggiate.

QUAL È LA DURATA DEL TIROCINIO?

Il tirocinio non può essere inferiore ai 2 mesi (salvo eccezioni) e non superiore ai 6 mesi, escluso per persone con disabilità che può essere attivato fino a 24 mesi.

QUALI SONO I TEMPI DI ATTIVAZIONE?

In qualsiasi momento.

QUANDO SI ATTIVA, INTERROMPE O PROROGA UN TIROCINIO, è NECESSARIO EFFETTUARE LA COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA?

Si ed è a carico dell’azienda ospitante.

QUAL è L’INDENNITà MENSILE?

L’indennità mensile non può essere inferiore ai 600 euro.

A CARICO DI CHI è L’ASSICURAZIONE INAIL E LA RC?

A carico dell’azienda ospitante.