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Vademecum per rendere la formazione davvero efficace

È noto e avvalorato da ricerche empiriche, sia a livello nazionale che internazionale, che le imprese che investono nella formazione dei propri collaboratori hanno un rendimento più alto rispetto a quelle che non lo fanno.

Nonostante ciò è ancora molto basso il livello di attività formative somministrato dalle aziende o, peggio, di qualità molto bassa perché sembra spesso che si faccia formazione tanto per farla e solo perché si è obbligati.

Perché nessuno si interroga su come debba essere erogata la formazione e, soprattutto, con quali obiettivi?

Su questi interrogativi sarebbe importante che, oltre alle imprese, anche i formatori si facessero qualche domanda.

Partendo da questi e altri interrogativi, nei mesi scorsi un nostro gruppo di ricerca ha elaborato in un anno di lavoro, un vero e proprio “Vademecum per la contrattazione dei piani formativi”. Il gruppo ha individuato diversi strumenti per fare una seria valutazione ex ante di un piano formativo: a quali bisogni formativi rispondere, a chi rivolgere la formazione, quali sono gli approcci metodologici più appropriati e le modalità di validazione e monitoraggio delle attività formative realizzate.

Certo il Vademecum si rivolge essenzialmente ai rappresentanti dei lavoratori, che spesso si rivelano essere l’anello debole nel confronto su questi temi ma, a mio modo di vedere, una lettura sarebbe molto utile anche a chi nell’azienda si occupa di risorse umane.

La formazione, se vuole essere veramente efficace, deve essere di supporto alle scelte organizzative e deve accompagnare i processi di cambiamento invece, sempre più spesso, la si progetta in modo estemporaneo che seppure è preferibile a non svolgerla affatto non viene connessa alle scelte di sviluppo dell’azienda.

Quello di cui abbiamo sempre più bisogno è innovazione nei prodotti, ma anche nei processi aziendali.

La formazione, se vuole essere veramente efficace, deve essere di supporto alle scelte organizzative e deve accompagnare i processi di cambiamento.

Nel libro, accanto ad un’analisi generale e alcune buone pratiche, è contenuta una sorta di “cassetta degli attrezzi” per provare a progettare buona formazione utile alle aziende e agli stessi lavoratori.

Se vuoi approfondire l’argomento e conoscere il nostro lavoro puoi acquistarlo qui.

Sarei molto curioso di leggere le vostre impressioni al riguardo.

Salvo Messina,

Presidente Solco

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Sicilia

QUANTI TIROCINI POSSONO ESSERE ATTIVATI IN UN’AZIENDA?

  • 1 tirocinante se l’azienda ha fino a 5 dipendenti;
  • 2 tirocinanti se l’azienda ha da 6 a 20 dipendenti;
  • 10% di tutti i dipendenti per un organico superiore alle 20 unità.

CHI SONO I DESTINATARI?

Disoccupati, inoccupati, persone svantaggiate.

QUAL È LA DURATA DEL TIROCINIO?

Il tirocinio non può essere inferiore ai 2 mesi (salvo eccezioni) e non superiore ai 6 mesi, escluso per persone con disabilità che può essere attivato fino a 24 mesi.

QUALI SONO I TEMPI DI ATTIVAZIONE?

In qualsiasi momento.

QUANDO SI ATTIVA, INTERROMPE O PROROGA UN TIROCINIO, è NECESSARIO EFFETTUARE LA COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA?

Si ed è a carico dell’azienda ospitante.

QUAL è L’INDENNITà MENSILE?

L’indennità mensile non può essere inferiore ai 300 euro.

A CARICO DI CHI è L’ASSICURAZIONE INAIL E LA RC?

A carico dell’azienda ospitante.

Lazio

QUANTI TIROCINI POSSONO ESSERE ATTIVATI IN UN’AZIENDA?

  • 1 tirocinante se l’azienda ha fino a 5 dipendenti;
  • 2 tirocinanti se l’azienda ha da 6 a 20 dipendenti;
  • 10% di tutti i dipendenti per un organico superiore alle 20 unità.

CHI SONO I DESTINATARI?

Disoccupati, inoccupati, persone svantaggiate.

QUAL È LA DURATA DEL TIROCINIO?

Il tirocinio non può essere inferiore ai 2 mesi (salvo eccezioni) e non superiore ai 6 mesi, escluso per persone con disabilità che può essere attivato fino a 24 mesi.

QUALI SONO I TEMPI DI ATTIVAZIONE?

In qualsiasi momento.

QUANDO SI ATTIVA, INTERROMPE O PROROGA UN TIROCINIO, è NECESSARIO EFFETTUARE LA COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA?

Si ed è a carico dell’azienda ospitante.

QUAL è L’INDENNITà MENSILE?

L’indennità mensile è di 800 euro.

A CARICO DI CHI è L’ASSICURAZIONE INAIL E LA RC?

A carico dell’azienda ospitante.

Abruzzo

QUANTI TIROCINI POSSONO ESSERE ATTIVATI IN UN’AZIENDA?

  • 1 tirocinante se l’azienda ha fino a 6 dipendenti
  • 2 tirocinanti se l’azienda ha da 7 a 19 dipendenti
  • 10% di tutti i dipendenti per un organico superiore alle 20 unità.

CHI SONO I DESTINATARI?

Disoccupati, inoccupati, persone svantaggiate.

QUAL È LA DURATA DEL TIROCINIO?

Il tirocinio non può essere inferiore ai 2 mesi (salvo eccezioni) e non superiore ai 6 mesi, escluso per persone con disabilità che può essere attivato fino a 24 mesi.

QUALI SONO I TEMPI DI ATTIVAZIONE?

In qualsiasi momento.

QUANDO SI ATTIVA, INTERROMPE O PROROGA UN TIROCINIO, è NECESSARIO EFFETTUARE LA COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA?

Si ed è a carico dell’azienda ospitante.

QUAL è L’INDENNITà MENSILE?

L’indennità mensile non può essere inferiore ai 600 euro.

A CARICO DI CHI è L’ASSICURAZIONE INAIL E LA RC?

A carico dell’azienda ospitante.