Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – con comunicato del 08 settembre 2021 – ha reso noto d’aver iniziato il confronto con Regioni e Parti Sociali per un’ampia riforma delle politiche attive del lavoro.
Tra le novità assolute, si segnala il Programma GOL (Garanzia Occupazionale Lavoratori), che dovrebbe riguardare anche i beneficiari di NASpI e DIS-COLL, del reddito di cittadinanza, i lavoratori fragili o vulnerabili, i disoccupati senza sostegno al reddito, i soggetti working poor che versano in condizione di precarietà.
Con riferimento al meccanismo di funzionamento si prevedono 4 percorsi in base allo status lavorativo on l’obiettivo di aiutare i soggetti interessanti a trovare un nuovo impiego, più un quinto riservato esclusivamente alla ricollocazione collettiva in casi di crisi aziendali.
L’obiettivo è allora duplice, inserire e reinserire con adeguata formazione i lavoratori disoccupati, inoccupati e inattivi e riqualificare i lavoratori già occupati e potenziare le loro conoscenze.
Più nello specifico per chi è più facilmente occupabile è previsto un percorso lineare di reinserimento lavorativo, per chi ha bisogno di adeguare le proprie competenze c’è un percorso di aggiornamento “upskilling”, che prevede interventi formativi prevalentemente di breve durata e dal contenuto professionalizzante; per coloro che sono più distanti dal mercato del lavoro verrà avviato un percorso di riqualificazione “reskilling”, che si traduce in una robusta attività di formazione, con un focus a quelli che sono i profili più richiesti. Nell’ ipotesi di situazioni più complesse si attiva il percorso di lavoro e inclusione che si basa sul rapporto di collaborazione con la rete dei servizi territoriali.
Al riguardo, le Parti Sociali hanno ritenuto positivo ed utile l’incontro, auspicando in ogni modo una implementazione concreta del programma che dovrà essere strettamente connesso alla discussione sulla riforma degli ammortizzatori sociali ed un piano complessivo di rilancio degli investimenti.
In questa prospettiva il programma GOL viene ritenuta una misura importante di un più complessivo mosaico in cui deve rientrare anche un piano nazionale per le competenze.
Viene sottolineata poi la necessità di creare una regia nazionale che superi le frammentazioni regionali creando un sistema informativo unico con l’obiettivo di inserire standard uniformi su tutto il territorio nazionale e coordini una rete efficiente con articolazioni istituzionali ben collegate ai mercati del lavoro ed ai Centri per l’impiego.