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Il lavoro nobilita l’uomo, quando lo Stato non ci rinuncia

Oggi il dibattito sulla riforma del reddito di cittadinanza ruota intorno alla dicotomia: occupabili non occupabili. Personalmente trovo questo modo di ragionare e poi di assumere decisioni non solo un po’ ipocrita (serve per tacitare chi è contrario), ma anche incapace di dare risposte ai problemi del lavoro e dell’integrazione.

Ad esempio, sabato scorso abbiamo avuto il piacere di consegnare gli attestati di partecipazione a dieci disabili psichici, che avevano partecipato ad un progetto di formazione con tirocini in provincia di Catania. Gli allievi hanno presentato i loro lavori di ceramica realizzati nel nostro laboratorio di Palagonia.

La domanda che mi sono fatto durante l’inaugurazione della mostra è: queste persone sono da considerare tutte inoccupabili? E dunque tutte da lasciare in toto all’assistenza? Questo modo di affrontare il problema nei fatti tende a relegare fasce importanti di cittadini alla totale marginalizzazione. Lo Stato si occupa di te che non puoi dare nulla in cambio.

Ora, io penso che si tratti principalmente di dare dignità alle persone attraverso il lavoro e il loro contributo alla trasformazione della nostra realtà, dare qualcosa in cambio di qualcos’altro, non è forse questo il vero senso dell’Articolo 4 della nostra costituzione? Non ci priviamo del contributo che queste persone possono darci anche in forme diverse.

Un paio di anni fa, con un mio amico, abbiamo provato a ragionare su ipotesi alternative che abbiamo pubblicato in un volume dal titolo “Lavoro è cittadinanza” di Bruno Izzi e Salvo Messina per Media Futuro. Provavamo a proporre sistemi che consentissero di coinvolgere i soggetti fragili attraverso “reddito e lavori di garanzia” o meccanismi di lavoro transitorio. Tutte cose che si possono fare se solo si avessero voglia, visione e politiche attive del lavoro.

In attesa che le cose si muovano in una direzione diversa, se qualcuno fosse interessato a questo argomento, sarò ben lieto di fornire gratuitamente una copia del libretto sopracitato.

Salvo Messina,
Presidente Solco

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Sicilia

QUANTI TIROCINI POSSONO ESSERE ATTIVATI IN UN’AZIENDA?

  • 1 tirocinante se l’azienda ha fino a 5 dipendenti;
  • 2 tirocinanti se l’azienda ha da 6 a 20 dipendenti;
  • 10% di tutti i dipendenti per un organico superiore alle 20 unità.

CHI SONO I DESTINATARI?

Disoccupati, inoccupati, persone svantaggiate.

QUAL È LA DURATA DEL TIROCINIO?

Il tirocinio non può essere inferiore ai 2 mesi (salvo eccezioni) e non superiore ai 6 mesi, escluso per persone con disabilità che può essere attivato fino a 24 mesi.

QUALI SONO I TEMPI DI ATTIVAZIONE?

In qualsiasi momento.

QUANDO SI ATTIVA, INTERROMPE O PROROGA UN TIROCINIO, è NECESSARIO EFFETTUARE LA COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA?

Si ed è a carico dell’azienda ospitante.

QUAL è L’INDENNITà MENSILE?

L’indennità mensile non può essere inferiore ai 300 euro.

A CARICO DI CHI è L’ASSICURAZIONE INAIL E LA RC?

A carico dell’azienda ospitante.

Lazio

QUANTI TIROCINI POSSONO ESSERE ATTIVATI IN UN’AZIENDA?

  • 1 tirocinante se l’azienda ha fino a 5 dipendenti;
  • 2 tirocinanti se l’azienda ha da 6 a 20 dipendenti;
  • 10% di tutti i dipendenti per un organico superiore alle 20 unità.

CHI SONO I DESTINATARI?

Disoccupati, inoccupati, persone svantaggiate.

QUAL È LA DURATA DEL TIROCINIO?

Il tirocinio non può essere inferiore ai 2 mesi (salvo eccezioni) e non superiore ai 6 mesi, escluso per persone con disabilità che può essere attivato fino a 24 mesi.

QUALI SONO I TEMPI DI ATTIVAZIONE?

In qualsiasi momento.

QUANDO SI ATTIVA, INTERROMPE O PROROGA UN TIROCINIO, è NECESSARIO EFFETTUARE LA COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA?

Si ed è a carico dell’azienda ospitante.

QUAL è L’INDENNITà MENSILE?

L’indennità mensile è di 800 euro.

A CARICO DI CHI è L’ASSICURAZIONE INAIL E LA RC?

A carico dell’azienda ospitante.

Abruzzo

QUANTI TIROCINI POSSONO ESSERE ATTIVATI IN UN’AZIENDA?

  • 1 tirocinante se l’azienda ha fino a 6 dipendenti
  • 2 tirocinanti se l’azienda ha da 7 a 19 dipendenti
  • 10% di tutti i dipendenti per un organico superiore alle 20 unità.

CHI SONO I DESTINATARI?

Disoccupati, inoccupati, persone svantaggiate.

QUAL È LA DURATA DEL TIROCINIO?

Il tirocinio non può essere inferiore ai 2 mesi (salvo eccezioni) e non superiore ai 6 mesi, escluso per persone con disabilità che può essere attivato fino a 24 mesi.

QUALI SONO I TEMPI DI ATTIVAZIONE?

In qualsiasi momento.

QUANDO SI ATTIVA, INTERROMPE O PROROGA UN TIROCINIO, è NECESSARIO EFFETTUARE LA COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA?

Si ed è a carico dell’azienda ospitante.

QUAL è L’INDENNITà MENSILE?

L’indennità mensile non può essere inferiore ai 600 euro.

A CARICO DI CHI è L’ASSICURAZIONE INAIL E LA RC?

A carico dell’azienda ospitante.