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Il Decreto Coesione perpetua misure inefficaci

Come previsto, con il Decreto Coesione il Governo ripropone lo strumento degli incentivi alle assunzioni. Dal mio punto di vista, è sorprendente che nessuno si ponga una domanda molto semplice: queste risorse (nel caso specifico i mancati introiti per lo Stato, visto che parliamo di esenzioni al 100% dei contributi fino a 600 euro per un anno) servono veramente a creare nuova occupazione?

Chi si occupa di queste questioni sa bene che non è così. Come facilmente intuibile, le imprese non decidono di assumere in virtù di un incentivo, ma in risposta a specifiche esigenze produttive. I costi relativi ad un’assunzione sono molto più elevati e non c’è incentivo che possa coprirli. Al contrario, credo che l’impresa prima assume e poi verifica se esistono incentivi da utilizzare.

Resta un mistero la ragione per cui una verità così semplice e banale non si sveli ai nostri governanti. A ben vedere, una piccola risposta mi sovviene: finanziare incentivi alle assunzioni consente a chi governa di dire, alla fine dell’anno, che grazie agli interventi illuminati dello Stato sono stati creati, per fare un numero, ben 350.000 nuovi posti di lavoro. Al più, i benefici possono rintracciarsi nell’emersione di qualche lavoro svolto in nero.

Oltretutto, la misura appare ancor meno giustificabile alla luce del quadro occupazionale complessivo degli ultimi mesi, che rileva una crescita costante degli occupati. Al contrario, sappiamo da tutte le fonti ufficiali che il vero problema sta nella mancata copertura di numerosi posti di lavoro disponibili, tanto sul versante delle qualifiche medio-basse quanto per quelle elevate.

Ed allora, più che buttare soldi con incentivi privi di senso si dovrebbe investire per aiutare l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro.

Ad ogni modo, va segnalata nel Decreto una misura potenzialmente utile, che riguarda il sostegno all’autoimprenditorialità. Aiutare chi vuole fare impresa può essere di interesse collettivo. Accanto ai finanziamenti per l’avvio delle attività, dovrebbe però trovare posto un supporto consulenziale più ampio, che supporti il/la imprenditore/ice nel complesso iter di avvio. Inoltre, non condivido la scelta del ritorno al contributo a fondo perduto; negli ultimi anni questa pratica era stata superata, in favore di contributi in conto capitale. È ben noto, infatti, lo spreco di risorse pubbliche per attività imprenditoriali fallimentari. È inutile sottolineare che una impresa che nasce con basi solide è in grado di offrire opportunità occupazionali di maggiore qualità. Non dovrebbe forse rientrare tra le finalità di simili iniziative politiche?

Salvo Messina
Presidente Solco

 

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Sicilia

QUANTI TIROCINI POSSONO ESSERE ATTIVATI IN UN’AZIENDA?

  • 1 tirocinante se l’azienda ha fino a 5 dipendenti;
  • 2 tirocinanti se l’azienda ha da 6 a 20 dipendenti;
  • 10% di tutti i dipendenti per un organico superiore alle 20 unità.

CHI SONO I DESTINATARI?

Disoccupati, inoccupati, persone svantaggiate.

QUAL È LA DURATA DEL TIROCINIO?

Il tirocinio non può essere inferiore ai 2 mesi (salvo eccezioni) e non superiore ai 6 mesi, escluso per persone con disabilità che può essere attivato fino a 24 mesi.

QUALI SONO I TEMPI DI ATTIVAZIONE?

In qualsiasi momento.

QUANDO SI ATTIVA, INTERROMPE O PROROGA UN TIROCINIO, è NECESSARIO EFFETTUARE LA COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA?

Si ed è a carico dell’azienda ospitante.

QUAL è L’INDENNITà MENSILE?

L’indennità mensile non può essere inferiore ai 300 euro.

A CARICO DI CHI è L’ASSICURAZIONE INAIL E LA RC?

A carico dell’azienda ospitante.

Lazio

QUANTI TIROCINI POSSONO ESSERE ATTIVATI IN UN’AZIENDA?

  • 1 tirocinante se l’azienda ha fino a 5 dipendenti;
  • 2 tirocinanti se l’azienda ha da 6 a 20 dipendenti;
  • 10% di tutti i dipendenti per un organico superiore alle 20 unità.

CHI SONO I DESTINATARI?

Disoccupati, inoccupati, persone svantaggiate.

QUAL È LA DURATA DEL TIROCINIO?

Il tirocinio non può essere inferiore ai 2 mesi (salvo eccezioni) e non superiore ai 6 mesi, escluso per persone con disabilità che può essere attivato fino a 24 mesi.

QUALI SONO I TEMPI DI ATTIVAZIONE?

In qualsiasi momento.

QUANDO SI ATTIVA, INTERROMPE O PROROGA UN TIROCINIO, è NECESSARIO EFFETTUARE LA COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA?

Si ed è a carico dell’azienda ospitante.

QUAL è L’INDENNITà MENSILE?

L’indennità mensile è di 800 euro.

A CARICO DI CHI è L’ASSICURAZIONE INAIL E LA RC?

A carico dell’azienda ospitante.

Abruzzo

QUANTI TIROCINI POSSONO ESSERE ATTIVATI IN UN’AZIENDA?

  • 1 tirocinante se l’azienda ha fino a 6 dipendenti
  • 2 tirocinanti se l’azienda ha da 7 a 19 dipendenti
  • 10% di tutti i dipendenti per un organico superiore alle 20 unità.

CHI SONO I DESTINATARI?

Disoccupati, inoccupati, persone svantaggiate.

QUAL È LA DURATA DEL TIROCINIO?

Il tirocinio non può essere inferiore ai 2 mesi (salvo eccezioni) e non superiore ai 6 mesi, escluso per persone con disabilità che può essere attivato fino a 24 mesi.

QUALI SONO I TEMPI DI ATTIVAZIONE?

In qualsiasi momento.

QUANDO SI ATTIVA, INTERROMPE O PROROGA UN TIROCINIO, è NECESSARIO EFFETTUARE LA COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA?

Si ed è a carico dell’azienda ospitante.

QUAL è L’INDENNITà MENSILE?

L’indennità mensile non può essere inferiore ai 600 euro.

A CARICO DI CHI è L’ASSICURAZIONE INAIL E LA RC?

A carico dell’azienda ospitante.