L’INPS – con Circolare del 17 febbraio 2021, n. 28 – ha effettuato la sintesi dei principali interventi in materia di ammortizzatori sociali e di misure a sostegno del reddito previsti per l’anno 2021, argomentando le nuove disposizioni in materia di integrazioni salariali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Al riguardo, l’INPS ha ricordato che è stata prorogata – per gli anni 2021 e 2022 ed entro determinati limiti di spesa – la possibilità, per le imprese che cessano l’attività produttiva, di accedere, in deroga ai limiti generali di durata vigenti e qualora ricorrano determinate condizioni, a un trattamento straordinario di integrazione salariale (CIGS) per crisi aziendale finalizzato alla gestione degli esuberi di personale, per un periodo massimo di 12 mesi;
Inoltre, viene previsto un ulteriore periodo di trattamenti di cassa integrazione salariale ordinaria (CIGO), in deroga (CIGD) e di assegno ordinario (ASO).
Tutti i datori di lavoro che sospendono o riducono l’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica da Covid-19, a prescindere dal precedente utilizzo degli ammortizzatori sociali fino al 31 dicembre 2020, possono richiedere la concessione dei trattamenti di cassa integrazione salariale (ordinaria o in deroga) o dell’assegno ordinario, per periodi decorrenti dal 1° gennaio 2021, per una durata massima di 12 settimane.
La nuova disciplina, però per la prima volta, differenzia l’arco temporale in cui è possibile collocare i diversi trattamenti nel seguente modo.
- nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 31 marzo 2021 per i trattamenti di cassa integrazione ordinaria;
- nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 30 giugno 2021 per i trattamenti di assegno ordinario e di cassa integrazione salariale in deroga.
Per le domande inerenti alle 12 settimane tutti i datori di lavoro dovranno utilizzare la nuova causale “Covid – 19 L. 178/20”.
Quanto alle modalità di presentazione delle istanze, l’INPS rinvia alle istruzioni fornite con il Messaggio del 29 gennaio 2021, n. 406.