L’Ispettorato Nazionale del Lavoro – con Nota del 29 aprile 2025, prot. n. 3984 – tenendo conto delle indicazioni fornite dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con la Circolare n. 6/2025, ha aggiornato il modello aggiornato di comunicazione per la procedura delle dimissioni per fatti concludenti.
La nuova versione presente le seguenti modifiche:
- obbligo di invio anche al lavoratore dipendente a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno;
- maggiori informazioni riguardanti il datore di lavoro e quelle del dipendente (incluso l’eventuale indirizzo Pec);
- specifica del contratto a tempo determinato o indeterminato;
- riferimento all’art. 47, DPR n. 445/2000 per la dichiarazione dei giorni di assenza;
- integrazione dell’informativa sul trattamento dei dati personali da parte dell’Ispettorato.
Al riguardo, è opportuno ricordare che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – con Circolare del 27 marzo 2025, n. 6 – ha illustrato i principali interventi attuati con la legge 13 dicembre 2024 n. 203, recante “Disposizioni in materia di lavoro”, fornisce le prime indicazioni operative sulle novità in materia di:
- somministrazione di lavoro,
- lavoro stagionale,
- periodo di prova,
- comunicazioni in materia di lavoro agile,
- dimissioni per fatti concludenti.
In merito al punto 5), il MLPS ha chiarito che in caso di assenza ingiustificata del lavoratore protratta oltre il termine previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro applicato al rapporto di lavoro o, in mancanza di previsione contrattuale, superior a quindici giorni, il datore di lavoro ne dà comunicazione alla sede territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro, che può verificare la veridicità della comunicazione medesima.
L’effetto risolutivo non discende automaticamente dall’assenza ingiustificata, ma si verifica solo nel caso in cui il datore di lavoro decida di prenderne atto, valorizzando la presunta volontà dismissiva del rapporto da parte del lavoratore e facendone derivare la conseguenza prevista dalla norma.
I giorni di assenza, in mancanza di ulteriori specificazioni da parte della norma, possono intendersi come giorni di calendario, ove non diversamente disposto dal CCNL applicato al rapporto di lavoro.
Poiché quello individuato dalla legge costituisce il termine legale minimo perché il datore possa avviare la procedura anche in un momento successivo.
La suddetta comunicazione opera anche quale dies a quo per il decorso del termine di cinque giorni previsto per effettuare la relativa comunicazione obbligatoria di cessazione del rapporto di lavoro tramite il modello UNILAV.
Nel caso in cui il CCNL applicato preveda, invece, un termine diverso da quello contemplato dalla norma, lo stesso troverà senz’altro applicazione ove sia superiore a quello legale, viceversa, se sia previsto un termine inferiore deve farsi riferimento al termine legale.
Per permettere all’Ispettorato Nazionale del Lavoro di effettuare le verifiche circa la veridicità della comunicazione datoriale di assenza ingiustificata, il datore dovrà indicare tutti i contatti e i recapiti forniti dal lavoratore e trasmettere la comunicazione inviata all’Ispettorato territoriale, anche al lavoratore, per consentirgli di esercitare in via effettiva.