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Il tirocinio è divenuto un importante canale di ingresso nel mondo del lavoro. Dobbiamo valorizzarne gli elementi qualificanti e prevenire le irregolarità.

Nell’ultima settimana ho riletto il “Rapporto nazionale di monitoraggio in materia di tirocini extracurriculari”, pubblicato dall’Anpal (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro). I dati raccolti e commentati confermano quanto sosteniamo anche noi sul ruolo di tale misura nell’ambito delle politiche formative e del lavoro. I dati si riferiscono al triennio 2019-2021 (ma non credo ci siano grandi differenze nell’ultimo anno e mezzo) e ci dicono che sono stati attivati 910 mila tirocini in 297.000 imprese; dunque parliamo di numeri importanti. Inoltre, il 48,9% dei beneficiari ha poi stipulato un rapporto di lavoro, nel 40% dei casi presso la stessa azienda. La quasi totalità di assunzioni è avvenuta nel primo mese successivo alla fine del tirocinio. Una lettura più approfondita dei dati ci consente di sottolineare almeno tre aspetti:

  • I tirocini di durata breve (meno di 4 mesi) non vengono quasi mai trasformati in rapporto di lavoro;
  • Il tasso di trasformazione è molto più alto al Centro-Nord rispetto al Sud, che rimane fermo al 32%;
  • Le interruzioni anticipate del tirocinio sono dovute quasi esclusivamente a scelte del/la beneficiario/a.

Che il tirocinio sia progressivamente divenuto un mezzo per l’inserimento lavorativo – perdendo forse la sua caratteristica prettamente formativa – viene dimostrato anche dal fatto che se l’attivazione avviene presso l’azienda ospitante, la probabilità di continuità occupazionale nella stessa impresa risulta maggiore; analizzando i dati a 12 mesi dalla conclusione del tirocinio, in questo caso il 66% degli individui risulta ancora impiegato presso il medesimo datore di lavoro; in caso di assunzione in azienda differente, il dato scende invece al 33%.

Ulteriore evidenza interessante è che per i soggetti cosiddetti “svantaggiati” la permanenza in azienda, seppur con percentuali più basse, risulta assolutamente positiva. Per far conoscere i vantaggi di questa preziosa misura di politica del lavoro, il prossimo 7 giugno abbiamo organizzato un webinar informativo rivolto alle aziende, in cui illustreremo gli adempimenti previsti ed i principali benefici.
La partecipazione è gratuita, ci si può iscrivere qui.

Salvo Messina,
Presidente Solco

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Sicilia

QUANTI TIROCINI POSSONO ESSERE ATTIVATI IN UN’AZIENDA?

  • 1 tirocinante se l’azienda ha fino a 5 dipendenti;
  • 2 tirocinanti se l’azienda ha da 6 a 20 dipendenti;
  • 10% di tutti i dipendenti per un organico superiore alle 20 unità.

CHI SONO I DESTINATARI?

Disoccupati, inoccupati, persone svantaggiate.

QUAL È LA DURATA DEL TIROCINIO?

Il tirocinio non può essere inferiore ai 2 mesi (salvo eccezioni) e non superiore ai 6 mesi, escluso per persone con disabilità che può essere attivato fino a 24 mesi.

QUALI SONO I TEMPI DI ATTIVAZIONE?

In qualsiasi momento.

QUANDO SI ATTIVA, INTERROMPE O PROROGA UN TIROCINIO, è NECESSARIO EFFETTUARE LA COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA?

Si ed è a carico dell’azienda ospitante.

QUAL è L’INDENNITà MENSILE?

L’indennità mensile non può essere inferiore ai 300 euro.

A CARICO DI CHI è L’ASSICURAZIONE INAIL E LA RC?

A carico dell’azienda ospitante.

Lazio

QUANTI TIROCINI POSSONO ESSERE ATTIVATI IN UN’AZIENDA?

  • 1 tirocinante se l’azienda ha fino a 5 dipendenti;
  • 2 tirocinanti se l’azienda ha da 6 a 20 dipendenti;
  • 10% di tutti i dipendenti per un organico superiore alle 20 unità.

CHI SONO I DESTINATARI?

Disoccupati, inoccupati, persone svantaggiate.

QUAL È LA DURATA DEL TIROCINIO?

Il tirocinio non può essere inferiore ai 2 mesi (salvo eccezioni) e non superiore ai 6 mesi, escluso per persone con disabilità che può essere attivato fino a 24 mesi.

QUALI SONO I TEMPI DI ATTIVAZIONE?

In qualsiasi momento.

QUANDO SI ATTIVA, INTERROMPE O PROROGA UN TIROCINIO, è NECESSARIO EFFETTUARE LA COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA?

Si ed è a carico dell’azienda ospitante.

QUAL è L’INDENNITà MENSILE?

L’indennità mensile è di 800 euro.

A CARICO DI CHI è L’ASSICURAZIONE INAIL E LA RC?

A carico dell’azienda ospitante.

Abruzzo

QUANTI TIROCINI POSSONO ESSERE ATTIVATI IN UN’AZIENDA?

  • 1 tirocinante se l’azienda ha fino a 6 dipendenti
  • 2 tirocinanti se l’azienda ha da 7 a 19 dipendenti
  • 10% di tutti i dipendenti per un organico superiore alle 20 unità.

CHI SONO I DESTINATARI?

Disoccupati, inoccupati, persone svantaggiate.

QUAL È LA DURATA DEL TIROCINIO?

Il tirocinio non può essere inferiore ai 2 mesi (salvo eccezioni) e non superiore ai 6 mesi, escluso per persone con disabilità che può essere attivato fino a 24 mesi.

QUALI SONO I TEMPI DI ATTIVAZIONE?

In qualsiasi momento.

QUANDO SI ATTIVA, INTERROMPE O PROROGA UN TIROCINIO, è NECESSARIO EFFETTUARE LA COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA?

Si ed è a carico dell’azienda ospitante.

QUAL è L’INDENNITà MENSILE?

L’indennità mensile non può essere inferiore ai 600 euro.

A CARICO DI CHI è L’ASSICURAZIONE INAIL E LA RC?

A carico dell’azienda ospitante.