Il lavoro di un anno del gruppo composto da Emiliano Fedeli, ricercatore, Roberto Pettenello e Andrea Ranieri, già sindacalisti ed esperti di formazione in contesti lavorativi, e me è stato sintetizzato nel volumetto dal titolo “Vademecum della contrattazione dei piani formativi” edito da Castelvecchi Editore.
Il Vademecum vuole innanzitutto rappresentare un supporto operativo per chi contratta azioni formative in contesti lavorativi. Oggi, anche a differenza di ieri, per ottenere finanziamenti per la formazione in azienda, viene richiesto un accordo tra le parti in cui siano condivisi contenuti e modalità del singolo piano formativo. Questa scelta costringe nei fatti gli interlocutori a dotarsi di una cultura e di strumenti per negoziare azioni formative utili alle aziende ed ai lavoratori coinvolti.
Oggi le trasformazioni, le transizioni e la necessità di governare i cambiamenti impongono scelte strategiche a tutti e affidano alla formazione un ruolo fondamentale. Ma dobbiamo interrogarci sul modo con cui queste problematiche vengono affrontate in generale e in particolare nelle PMI. Secondo noi c’è ancora troppa sottovalutazione e approssimazione. Si predica bene (il ruolo strategico della formazione lungo l’arco della vita) e si razzola male (si fa poca formazione e spesso un po’ male, in particolare nelle PMI).
Il testo vuole rappresentare una sorta di “cassetta degli attrezzi” per una buona formazione. In essa potete trovare gli strumenti utili a valutare un buon piano formativo e le fonti, con i relativi link, da cui attingere informazioni che ci possono aiutare a inserire il nostro intervento in un contesto più generale.
Il Vademecum, come abbiamo detto, è stato pensato per le parti sociali, ma credo che potrebbe tornare anche molto utile per i dirigenti delle nostre aziende.
Leggerlo ci aiuta a riflettere sul modo con cui pensiamo alla formazione e su quali elementi dobbiamo considerare.
Salvo Messina,
Presidente Solco