Nella Gazzetta Ufficiale del 30 aprile 2022, n. 100 è stato pubblicato il decreto legge 30 aprile 2022, n. 36, recante “Ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”.
Di seguito, alcuni aspetti più rilevanti.
Allo scopo di assicurare un’efficace azione di contrasto al fenomeno infortunistico e di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro nella fase di realizzazione del PNRR, l’INAIL può promuove appositi protocolli di intesa con aziende e grandi gruppi industriali impegnati nella esecuzione dei singoli interventi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per l’attivazione, tra gli altri:
- di programmi straordinari di formazione in materia di salute e sicurezza che, fermi restando gli obblighi formativi spettanti al datore di lavoro, mirano a qualificare ulteriormente le competenze dei lavoratori nei settori caratterizzati da maggiore crescita occupazionale in ragione degli investimenti programmati;
- di progetti di ricerca e sperimentazione di soluzioni tecnologiche in materia, tra l’altro, di robotica, esoscheletri, sensoristica per il monitoraggio degli ambienti di lavoro, materiali innovativi per l’abbigliamento lavorativo, dispositivi di visione immersiva e realtà aumentata, per il miglioramento degli standard di salute e sicurezza sul lavoro;
- di sviluppo di strumenti e modelli organizzativi avanzati di analisi e gestione dei rischi per la salute e sicurezza negli ambienti di lavoro inclusi quelli da interferenze generate dalla compresenza di lavorazioni multiple;
- di iniziative congiunte di comunicazione e promozione della cultura della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Viene rafforzato il sistema di certificazione della parità di genere negli appalti pubblici. In particolare, con due modifiche al codice degli appalti, ex Dlgs. 50/2016:
- tra le ipotesi previste per riduzione del 30% della cauzione provvisoria (sotto forma di garanzia fideiussoria) dalle aziende che vogliono partecipare alle gare d’appalto viene aggiunto il possesso di certificazione della parità di genere, ex art. 46-bis, Dlgs. n. 198/2006;
- viene inserita la certificazione per la parità di genere tra i criteri premiali che le amministrazioni pubbliche dovranno prevedere nei bandi.