Nella Gazzetta Ufficiale del 06 luglio 2024, n. 157 è stata pubblicata la legge 4 luglio 2024, n. 95, recante “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 7 maggio 2024, n. 60, recante ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione”.
Com’è noto, il provvedimento ha confermato l’istituzione di 4 nuovi incentivi occupazionali:
- lavoratori under 35 al primo impiego con un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato;
- donne svantaggiate, secondo la definizione comunitaria contenuta nel Regolamento n. 1407/2014, con un rapporto a tempo indeterminato;
- nelle ZES lavoratori over 35 disoccupati da oltre 24 mesi con un contratto di lavoro a tempo indeterminato presso i datori di lavoro che occupano fino a 10 dipendenti;
- lavoratori assunti da aziende neo costituite, che si occupano di sviluppo di nuove tecnologie e di transizione digitale ed ecologica.
A mente del novellato art. 22, legge n. 95/2024, al fine di incrementare l’occupazione giovanile stabile, ai datori di lavoro privati che dal 1° settembre 2024 e fino al 31 dicembre 2025 assumono personale non dirigenziale con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato o effettuano la trasformazione del contratto di lavoro subordinato da tempo determinato a tempo indeterminato è riconosciuto, per un periodo massimo di 24 mesi, l’esonero dal versamento del 100% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro privati, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL, nel limite massimo di importo pari ad € 500 su base mensile per ciascun lavoratore.
L’esonero in specie spetta:
- con riferimento ai soggetti che, alla data dell’assunzione incentivata, non hanno compiuto il trentacinquesimo anno di età e non sono stati mai occupati a tempo indeterminato;
- nei casi di precedente assunzione con contratto di lavoro di apprendistato non proseguito come ordinario rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato;
- ai datori di lavoro privati che assumono lavoratori in una sede o unità produttiva ubicata nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, in questo caso, nel limite massimo di importo pari ad € 650 su base mensile per ciascun lavoratore e comunque nei limiti della spesa autorizzata;
- con riferimento ai soggetti che alla data dell’assunzione incentivata sono stati occupati a tempo indeterminato alle dipendenze di un diverso datore di lavoro che ha beneficiato parzialmente dell’esonero;
- ai datori di lavoro che, nei 6 mesi precedenti l’assunzione, non hanno proceduto a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo ovvero a licenziamenti collettivi, ai sensi della Legge n. 223/1991, nella medesima unità produttiva.
L’esonero non si applica ai rapporti di lavoro domestico e ai rapporti di apprendistato.
L’esonero in commento:
- non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente;
- è compatibile senza alcuna riduzione con la maggiorazione del costo ammesso in deduzione in presenza di nuove assunzioni, ex art. 4, Dlgs. n. 216/2023.
Per la piena operatività tale misura necessitava della preventiva autorizzazione UE, ai sensi dell’art. 108, par.3, T.F.U.E., nonché di specifico decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, per definirne le modalità.
L’autorizzazione UE è contenuta nella decisione C(2025) 649 final del 31 gennaio 2025, in risposta alla notifica delle autorità italiane avvenuta con lettera del 12 dicembre 2024, mentre il decreto MLPS/MEF è stato firmato in data 27 febbraio 2025.
Al riguardo, appare opportuno precisare che il testo del decreto attuativo si discosta da quanto stabilito nell’art. 22, decreto-legge n. 60/2024 su degli aspetti fondamentali, ovvero la decorrenza dell’evento incentivante.
Infatti, l’art. 2, comma 1, si afferma che l’incentivo spetterà ai datori di lavoro che assumono/trasformano i rapporti così come indicato dal DL n. 60/2024 “a decorrere dalla data di autorizzazione della misura da parte della Commissione europea e fino al 31 dicembre 2025”.
Pertanto, poiché l’autorizzazione UE è datata 31 gennaio 2025, ne consegue che le assunzioni/trasformazioni avvenute nel periodo compreso tra il 1° settembre 2024 ed il 30 gennaio 2025, restano escluse dal beneficio.