Il Consiglio di Amministrazione di Fondoprofessioni, nella seduta del 18 giugno 2025, ha deliberato la pubblicazione dell’Avviso 08/2025, per il finanziamento dei piani formativi one to one e piccoli gruppi.
Le risorse allocate con il presente Avviso sono complessivamente pari ad € 600.000,00, così ripartite nei seguenti Sportelli:
- 1° Sportello: € 300.000,00;
- 2° Sportello: € 300.000,00.
Vengono finanziate attività in affiancamento e on the job, escludendo attività che prevedano solamente l’aula. Non è prevista la possibilità di realizzare formazione a distanza. Saranno riconosciuti a consuntivo solamente gli allievi che abbiano effettivamente frequentato il 100% della durata prevista per il progetto.
In riferimento al 1° sportello i piani formativi potranno essere presentati a partire dal 15 settembre 2025 ed entro le ore 17 del 17 ottobre 2025.
Relativamente al 2° sportello, i piani formativi potranno essere presentati a partire dal 21 novembre 2025 ed entro le ore 17 del 19 dicembre 2025.
I destinatari dei piani formativi finanziati sono esclusivamente i dipendenti degli studi professionali e delle aziende collegate che abbiano aderito a Fondoprofessioni.
L’adesione al fondo deve essere avvenuta prima della presentazione del piano formativo, ed è verificabile tramite il “Cassetto previdenziale” disponibile sul portale INPS.
Sono ammessi alla formazione:
- lavoratori con contratto a tempo determinato,
- lavoratori con contratto a tempo indeterminato,
- lavoratori in apprendistato.
L’avviso n. 8/25 riconosce un valore aggiunto ai progetti che coinvolgano categorie specifiche di destinatari, con l’assegnazione di punteggi premiali in sede di valutazione qualitativa:
- lavoratori con almeno 55 anni compiuti al momento della presentazione del piano (5 punti);
- neoassunti, ovvero dipendenti con contratto stipulato da non oltre 6 mesi (5 punti).
Il punteggio per le due categorie non è cumulabile.
Per i datori di lavoro che applicano il CCNL Studi Professionali e aderiscono alla bilateralità di settore, è possibile richiedere a Ebipro il rimborso del 100% della retribuzione dei dipendenti coinvolti nella formazione (fino a 40 ore annue a persona).
Gli Studi/Aziende coinvolti nei piani formativi sono definiti Enti beneficiari.
I destinatari dei piani formativi sono i dipendenti con contratto a tempo determinato/indeterminato o di apprendistato, provenienti dagli Studi/Aziende aderenti al Fondo.
Nel caso dei disoccupati, il piano formativo dovrà prevedere anche lavoratori occupati della medesima impresa.
L’Ente proponente è il soggetto titolare della richiesta di finanziamento, ovvero il singolo studio professionale o azienda collegata che abbia regolarmente aderito a Fondoprofessioni prima della presentazione del piano formativo. Tale adesione è requisito indispensabile per l’ammissibilità e deve essere certificata attraverso la documentazione estratta dal “Cassetto previdenziale INPS”.
Nell’Avviso in specie, l’ente proponente coincide anche con il beneficiario del contributo finanziario. Tuttavia, per la realizzazione del piano, lo studio o l’azienda si affida a un ente attuatore accreditato presso Fondoprofessioni, che si occupa della progettazione, della gestione operativa e della rendicontazione delle attività.
Ogni ente proponente può presentare un solo piano formativo, per un importo massimo finanziabile pari ad € 4.000.
È responsabilità dell’ente attuatore verificare l’effettiva adesione al Fondo da parte dell’Ente proponente.
L’Ente attuatore rappresenta i soggetti esecutivi incaricati della progettazione e dell’attuazione dei piani formativi presentati dagli Studi professionali o dalle Aziende collegate aderenti al Fondo. Per operare nell’ambito dell’avviso n. 8/25, l’ente attuatore deve essere accreditato presso Fondoprofessioni, condizione necessaria per garantire standard qualitativi, trasparenza e capacità gestionale.
Ogni ente attuatore può presentare piani formativi per un valore massimo di € 20.000. In caso di superamento di tale limite, i piani saranno valutati e ammessi secondo l’ordine cronologico di presentazione, fino al raggiungimento del tetto massimo, senza possibilità di rimodulare i valori richiesti.
L’ente attuatore può inoltre avvalersi di soggetti terzi, in due modalità:
- tramite delega a enti specializzati per specifiche attività tecniche,
- attraverso il coinvolgimento di enti partner.
In entrambi i casi, le responsabilità e gli ambiti di attività dei soggetti coinvolti devono essere esplicitati chiaramente in fase di candidatura, nel rispetto della trasparenza e della corretta allocazione delle risorse.