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Al via i finanziamenti del Fondo For.Te. per i piani formativi a favore di lavoratori in cassa integrazione (2-2)

Il Fondo For.Te. (il Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la Formazione Continua del Terziario, costituito da Confcommercio, Confetra, CGIL, CISL e UIL), con l’Avviso n. 2/23, ha approvato un bando per finanziare percorsi formativi rivolti a lavoratori destinatari di trattamenti di integrazione salariale.
Possono presentare i piani le aziende aderenti, indipendentemente dal comparto di riferimento.
In particolare, possono presentare i piani formativi:

  • datori di lavoro;
  • consorzi di imprese;
  • gruppi di imprese: la capogruppo per l’intero gruppo ovvero per una delle società costituenti il gruppo;
  • ATI o ATS, da costituire al massimo tra n. 10 imprese/datori di lavoro.

Possono attuare i piani aziendali:

  • strutture interne alle aziende, ove esistenti;
  • soggetti accreditati dalle Regioni per lo svolgimento di attività di formazione finanziata, purché la Regione presso la quale il soggetto è accreditato coincida con la Regione coinvolta nel piano formativo presentato;
  • soggetti in possesso della certificazione di qualità in base alla norma UNI EN ISO 9001:2015 settore EA37;
  • ATI/ATS, costituite tra i soggetti di cui alle precedenti lettere.

I progetti formativi dovranno prevedere, per ciascun lavoratore coinvolto, una durata minima di 40 ore e massima di 200 ore.
Ciascun piano formativo dovrà concludersi entro 12 mesi dalla data di ricevimento della notifica di finanziamento da parte di For.Te.

Ai fini della gestione e rendicontazione dei piani i presentatori:

  • accompagnamento (azioni propedeutiche, misure trasversali): le attività propedeutiche possono prevedere esclusivamente la progettazione di massima ed esecutiva;
  • attività formativa: costi relativi alle docenze, coordinamento, tutoraggio e relative spese di viaggio, di vitto e di alloggio; materiale didattico e di consumo; aule ed attrezzature didattiche, anche per la FaD; verifiche intermedie e finali; materiali, forniture e servizi direttamente connessi all’erogazione della formazione, rapportati alla quota di effettivo utilizzo nel piano;
  • costi relativi ai partecipanti: i costi concorrono esclusivamente alla quota di contributo privato obbligatorio delle imprese al piano formativo, se dovuta, in base al regime di aiuti di Stato prescelto;
  • spese generali di funzionamento e gestione: personale amministrativo e di segreteria, direttore del piano, attrezzature non didattiche, reti telematiche, spese di viaggio e di vitto del personale non docente, spese relative ad immobili per la gestione del piano e revisore contabile.

La modalità di presentazione dei piani è a sportello, a partire dal giorno 4 ottobre 2023, fino al 15 febbraio 2024.
Il fondo For.Te si riserva di anticipare o di prorogare la suddetta scadenza dell’avviso 02/23.
Non saranno accettate modalità di trasmissione delle richieste di finanziamento diverse da quella indicata.

Clicca qui per leggere l’avviso.

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    Sicilia

    QUANTI TIROCINI POSSONO ESSERE ATTIVATI IN UN’AZIENDA?

    • 1 tirocinante se l’azienda ha fino a 5 dipendenti;
    • 2 tirocinanti se l’azienda ha da 6 a 20 dipendenti;
    • 10% di tutti i dipendenti per un organico superiore alle 20 unità.

    CHI SONO I DESTINATARI?

    Disoccupati, inoccupati, persone svantaggiate.

    QUAL È LA DURATA DEL TIROCINIO?

    Il tirocinio non può essere inferiore ai 2 mesi (salvo eccezioni) e non superiore ai 6 mesi, escluso per persone con disabilità che può essere attivato fino a 24 mesi.

    QUALI SONO I TEMPI DI ATTIVAZIONE?

    In qualsiasi momento.

    QUANDO SI ATTIVA, INTERROMPE O PROROGA UN TIROCINIO, è NECESSARIO EFFETTUARE LA COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA?

    Si ed è a carico dell’azienda ospitante.

    QUAL è L’INDENNITà MENSILE?

    L’indennità mensile non può essere inferiore ai 300 euro.

    A CARICO DI CHI è L’ASSICURAZIONE INAIL E LA RC?

    A carico dell’azienda ospitante.

    Lazio

    QUANTI TIROCINI POSSONO ESSERE ATTIVATI IN UN’AZIENDA?

    • 1 tirocinante se l’azienda ha fino a 5 dipendenti;
    • 2 tirocinanti se l’azienda ha da 6 a 20 dipendenti;
    • 10% di tutti i dipendenti per un organico superiore alle 20 unità.

    CHI SONO I DESTINATARI?

    Disoccupati, inoccupati, persone svantaggiate.

    QUAL È LA DURATA DEL TIROCINIO?

    Il tirocinio non può essere inferiore ai 2 mesi (salvo eccezioni) e non superiore ai 6 mesi, escluso per persone con disabilità che può essere attivato fino a 24 mesi.

    QUALI SONO I TEMPI DI ATTIVAZIONE?

    In qualsiasi momento.

    QUANDO SI ATTIVA, INTERROMPE O PROROGA UN TIROCINIO, è NECESSARIO EFFETTUARE LA COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA?

    Si ed è a carico dell’azienda ospitante.

    QUAL è L’INDENNITà MENSILE?

    L’indennità mensile è di 800 euro.

    A CARICO DI CHI è L’ASSICURAZIONE INAIL E LA RC?

    A carico dell’azienda ospitante.

    Abruzzo

    QUANTI TIROCINI POSSONO ESSERE ATTIVATI IN UN’AZIENDA?

    • 1 tirocinante se l’azienda ha fino a 6 dipendenti
    • 2 tirocinanti se l’azienda ha da 7 a 19 dipendenti
    • 10% di tutti i dipendenti per un organico superiore alle 20 unità.

    CHI SONO I DESTINATARI?

    Disoccupati, inoccupati, persone svantaggiate.

    QUAL È LA DURATA DEL TIROCINIO?

    Il tirocinio non può essere inferiore ai 2 mesi (salvo eccezioni) e non superiore ai 6 mesi, escluso per persone con disabilità che può essere attivato fino a 24 mesi.

    QUALI SONO I TEMPI DI ATTIVAZIONE?

    In qualsiasi momento.

    QUANDO SI ATTIVA, INTERROMPE O PROROGA UN TIROCINIO, è NECESSARIO EFFETTUARE LA COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA?

    Si ed è a carico dell’azienda ospitante.

    QUAL è L’INDENNITà MENSILE?

    L’indennità mensile non può essere inferiore ai 600 euro.

    A CARICO DI CHI è L’ASSICURAZIONE INAIL E LA RC?

    A carico dell’azienda ospitante.