A mente del decreto direttoriale del Ministero dello Sviluppo Economico del 18 marzo 2022, con decorrenza 19 aprile 2022, le imprese interessate possono procedere con la compilazione delle domande.
L’invio vero e proprio delle proposte progettuali sarà possibile a partire dall’11 maggio 2022.
Le risorse a disposizione per questo primo sportello ammontano a 500 milioni di euro, di cui il 34% riservato ai progetti di ricerca e sviluppo da realizzare nei territori delle regioni del Sud (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna).
Le domande di agevolazione dovranno essere compilate e presentate esclusivamente utilizzando la procedura disponibile nel sito del soggetto gestore (https://fondocrescitasostenibile.mcc.it).
I progetti possono essere presentati da:
- imprese che esercitano in via prevalente un’attività industriale diretta alla produzione di beni e servizi o un’attività di trasporto per terra, per acqua o per aria;
- imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
- imprese che esercitano in via prevalente le attività ausiliarie, ex art. 2195 cod. civ.;
- centri di ricerca.
Possono essere proposti progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale nell’ambito delle seguenti aree di intervento:
- tecnologie di fabbricazione;
- tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche;
- tecnologie abilitanti emergenti;
- materiale avanzati;
- intelligenza artificiale e robotica;
- industrie circolari;
- industria pulita a basse emissioni di carbonio;
- malattie rare e non trasmissibili;
- malattie infettive, comprese le malattie trascurate e legate alla povertà;
- strumenti, tecnologie e soluzioni digitali per la salute e l’assistenza, compresa la medicina personalizzata;
- impianti industriali nella transizione energetica;
- competitività industriale nel settore dei trasporti;
- mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili;
- mobilità intelligente;
- stoccaggio dell’energia;
- sistemi alimentari;
- sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione;
- sistemi circolari.
I progetti devono:
- essere diretti allo sviluppo di una delle seguenti tecnologie abilitanti fondamentali (KETs-KeyEnabling Technologies): materiali avanzati e nanotecnologia; fotonica e micro/nano elettronica; sistemi avanzati di produzione; tecnologie delle scienze della vita; intelligenza artificiale; connessione e sicurezza digitale;
- essere diretti alla realizzazione di: nuovi prodotti o servizi; nuovi processi; notevole miglioramento dei prodotti o servizi esistenti; notevole miglioramento dei processi esistenti;
- prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro. Qualora presentati congiuntamente da più soggetti, ciascun proponente deve sostenere almeno il 10% dei costi complessivi ammissibili, se di grande dimensione, e almeno il 5% in tutti gli altri casi.
Sono ammissibili le spese relative a:
- personale tecnico, ricercatori e altro ausiliario impiegato nell’attività di R&S, dipendente o in rapporto di collaborazione o titolare di assegno di ricerca. Le spese del personale dipendente sono ammesse sulla base dei costi standard (costo orario compreso tra € 27 ed € 75);
- strumenti ed attrezzature di nuova fabbricazione, per quote di ammortamento nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto;
- servizi di consulenza e altri servizi utilizzati per l’attività del progetto, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how;
- spese generali calcolati su base forfettaria nella misura del 25% dei costi diretti ammissibili al progetto;
- materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.