L’Ispettorato Nazionale del Lavoro – con Nota del 08 luglio 2025, prot. n. 5945 – ha fornito alcune indicazioni operative in ordine all’espletamento dei controlli dei locali interrati e seminterrati.
Una volta verificata la regolarità formale della comunicazione il Processo Servizi all’Utenza trasmetterà la stessa comunicazione al Processo Vigilanza tecnica segnalando:
- le comunicazioni formalmente corrette;
- le comunicazioni successivamente integrate;
- le comunicazioni rispetto alle quali non sono pervenute le integrazioni richieste.
La totalità delle comunicazioni pervenute potrà, dunque, essere oggetto di eventuale approfondimento da parte del Processo Vigilanza tecnica, il quale provvederà a programmare accertamenti nei confronti dei datori di lavoro che non abbiano riscontrato la richiesta di integrazione documentale e valuterà accertamenti a campione per le attività di cui al punto 1.1 della Circolare INL prot. n. 811/2025:
- verniciatura;
- processi di saldatura;
- uso di minerali a spruzzo;
- uso di solventi e collanti non ad acqua;
- ricarica di batterie;
- lavorazione di materie plastiche a caldo;
- officine con prova motori;
- falegnamerie;
- tinto-lavanderie;
- sviluppo e stampa;
- tipografia
L’uso dei locali chiusi sotterranei o semi-sotterranei quando le lavorazioni non diano luogo ad emissioni di agenti nocivi e le idonee condizioni di aerazione, di illuminazione e di microclima.
Al riguardo si forniscono indicazioni, con riferimento alle ipotesi prospettate e di seguito riportate, qualora durante l’accesso ispettivo emerga la presunta “non veridicità” della sussistenza di uno o più requisiti previsti per l’esercizio dell’attività.
In caso di dichiarazione non veritiera, l’ufficio riterrà non veritiera una dichiarazione in presenza di almeno uno dei seguenti requisiti:
- emissioni di agenti nocivi,
- non idonee condizioni di aerazione,
- non idonee condizioni di illuminazione,
- non idonee condizioni di microclima.