Nella Gazzetta Ufficiale del 20 aprile 2022, n. 92 è stato pubblicato il Decreto MLPS 24 marzo 2022, recante “Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (ISCRO)”.
Il provvedimento definisce i percorsi di formazione professionale per i percettori di ISCRO.
L’erogazione in via sperimentale per il triennio 2021-2023 dell’indennità straordinaria di continuità reddituale e operative (ISCRO) è accompagnata dalla partecipazione a percorsi di aggiornamento professionale che rispondono ai seguenti criteri:
- mantenimento e aggiornamento delle conoscenze, abilità e competenze possedute dal beneficiario ai fini dell’adeguamento ai mutamenti della domanda del settore di mercato di riferimento;
- acquisizione di un livello di conoscenze, abilità e competenze incrementali rispetto a quelle inizialmente possedute spendibili nel contesto lavorativo di riferimento e in coerenza con il fabbisogno formativo del lavoratore.
Le regioni e le province autonome definiscono, nell’ambito della propria offerta formativa, i percorsi di aggiornamento professionale anche mediante accordi con le associazioni professionali, individuando i requisiti per la validità dei percorsi ai fini dell’assolvimento dell’impegno formativo, della spendibilità degli apprendimenti acquisiti nel rispetto della normativa vigente inerente al Sistema nazionale di certificazione delle competenze.
Le regioni e le province autonome rendono consultabili sui propri portali istituzionali e per settore economico professionale, I percorsi di aggiornamento professionale effettivamente disponibili, mettendo a disposizione un’area dedicata per consultare il catalogo e iscriversi alle iniziative di interesse.
La domanda di ISCRO, presentata all’INPS, equivale a dichiarazione di immediata disponibilità ed è trasmessa all’ANPAL ai fini dell’inserimento nel sistema informativo unitario delle politiche del lavoro. ANPAL e INPS assicurano un flusso informative verso le regioni e le province autonome.
I beneficiari dell’ISCRO, entro il termine di trenta giorni dalla data di presentazione della domanda contattano i centri per l’impiego, secondo le modalità definite dalle regioni e province autonome o, in mancanza, sono convocati dal centro per l’impiego entro il termine di novanta dalla medesima data per la stipula del patto di servizio personalizzato.