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Approvato in CdM il ddl per il riordino della normativa in materia di incentivi alle imprese

In data 26 maggio 2022, il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge che introduce una delega al Governo per la definizione di un sistema organico degli incentivi alle imprese.

Il disegno di legge ha l’obiettivo di recuperare efficienza e di incrementare gli investimenti, attraverso tre soluzioni attuative per: 

  • il migliore governo della politica industriale;
  • il coordinamento e la razionalizzazione degli aiuti rispetto alle finalità incentivanti; 
  • la massima semplificazione, uniformità e conoscibilità del sistema degli incentivi.

Obiettivo del riassetto del sistema degli incentivi è recuperare efficienza e incrementare gli investimenti.

A tal fine, sono dettati 5 princìpi direttivi:

  • riduzione del carico di attuazione dell’Amministrazione;
  • diminuzione degli oneri delle imprese per l’accesso alle agevolazioni;
  • una più efficace comunicazione con i potenziali beneficiari;
  • introduzione di strumenti, tecniche e tecnologie gestionali idonei a un efficiente utilizzo delle risorse della finanza pubblica;
  • riduzione delle tempistiche procedimentali.

La razionalizzazione degli strumenti agevolativi, anche attraverso regimi “quadro”, dovrà tener conto:

  • delle diverse fasi del ciclo di vita delle imprese e delle caratteristiche dei soggetti ammissibili;
  • del livello di complessità e dimensione dei progetti da agevolare;
  • delle peculiari esigenze di ciascuna filiera produttiva e delle aree territoriali interessate;
  • della necessità di supportare i processi di trasformazione tecnologica;
  • dei livelli qualitativi e quantitativi dell’occupazione.

La concentrazione e il coordinamento delle misure agevolative permetteranno di:

  • ridurre la frammentazione del sostegno pubblico;
  • velocizzare la compensazione delle risorse finanziarie in ragione della relativa domanda;
  • evitare la duplicazione e la sovrapposizione tra interventi indirizzati allo stesso target di riferimento, anche per non ingenerare un’inutile complessità per le imprese, legata al sovraffollamento dell’offerta.

Con la riforma si dovrà implementare soluzioni, basate in particolar modo sul ricorso alle tecnologie digitali, dirette a facilitare la piena conoscenza dell’offerta di incentivi, delle relative modalità di accesso e degli strumenti disponibili in relazione alle caratteristiche e agli obiettivi dei potenziali beneficiari, a consentire la pubblicazione degli avvisi in un unico canale. Ciò verrà realizzato anche con il potenziamento e un maggior coordinamento sinergico di strumenti esistenti, tra i quali il Registro nazionale degli aiuti di Stato e la piattaforma telematica “Incentivi.gov.it”, che sarà completamente rinnovato a partire dal 02 giugno 2022.

La revisione dovrà anche prevedere l’impatto dell’incentivazione mediante l’utilizzo e la valorizzazione delle valutazioni ex ante ed ex post, da effettuare anche attraverso applicazioni basate sulle tecnologie di intelligenza artificiale ed il ricorso all’interoperabilità dei sistemi informativi esistenti.

Al fine di rafforzare e incentivare la responsabilità delle imprese nel garantire il lavoro sicuro, la legge delega prevede l’obbligo per le imprese che accedono agli incentivi dello Stato di rispettare la normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Per l’attuazione della riforma, entro 12 mesi dall’entrata in vigore del disegno di legge, il Governo dovrà adottare uno o più decreti legislativi, su proposta del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, di concerto con il Ministro dell’economia e gli altri Ministri interessati per aree di competenza in base alle materie trattate, previa acquisizione del parere della Conferenza unificata.

Gli schemi di decreto dovranno essere trasmessi alle Commissioni parlamentari competenti per materia, che dovranno esprimersi entro 30 giorni, decorsi i quali i decreti potranno essere emanati anche senza i suddetti pareri.

Entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore dell’ultimo dei decreti legislativi, il Governo, tenuto conto anche dalle proposte formulate dalla Cabina di regia, potrà emanare decreti correttivi e integrativi.

Leggi di più sul sito del Governo

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    Abruzzo

    QUANTI TIROCINI POSSONO ESSERE ATTIVATI IN UN’AZIENDA?

    • 1 tirocinante se l’azienda ha fino a 6 dipendenti
    • 2 tirocinanti se l’azienda ha da 7 a 19 dipendenti
    • 10% di tutti i dipendenti per un organico superiore alle 20 unità.

    CHI SONO I DESTINATARI?

    Disoccupati, inoccupati, persone svantaggiate.

    QUAL È LA DURATA DEL TIROCINIO?

    Il tirocinio non può essere inferiore ai 2 mesi (salvo eccezioni) e non superiore ai 6 mesi, escluso per persone con disabilità che può essere attivato fino a 24 mesi.

    QUALI SONO I TEMPI DI ATTIVAZIONE?

    In qualsiasi momento.

    QUANDO SI ATTIVA, INTERROMPE O PROROGA UN TIROCINIO, è NECESSARIO EFFETTUARE LA COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA?

    Si ed è a carico dell’azienda ospitante.

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