Il Fondo For.Te. ha pubblicato l’Avviso n. 2/2025 “Politiche Attive” per sostenere i piani formativi destinati a disoccupati e inoccupati per favorirne l’inserimento lavorativo e accrescere la competitività delle imprese aderenti.
Il Piano formativo si identifica in un progetto organico dove siano previste una serie di attività tra loro coerentemente integrate e complementari:
- Attività preparatorie, di accompagnamento e misure trasversali. Tali attività possono riguardare: analisi di contesto, con specifico riferimento alle strategie di sviluppo definite in sede di concertazione regionale e nazionale; analisi della domanda; diagnosi e rilevazione dei bisogni formativi delle Aziende Beneficiarie e dei lavoratori e conseguente selezione dei partecipanti; definizione di competenze critiche ed emergenti; definizione di metodologie e modelli di formazione continua; integrazione, scambio e condivisione di esperienze; altre attività di accompagnamento e propedeutiche alla realizzazione del Piano. Il progetto formativo dovrà prevedere, le conoscenze che i partecipanti dovranno aver acquisito e/o le competenze (distinte in conoscenze ed abilità), nonché le modalità e gli strumenti utilizzati per la valutazione e, infine, le attestazioni degli esiti che si prevede di rilasciare. Nel caso in cui il percorso formativo preveda l’acquisizione di competenze, sono obbligatorie idonee attività di valutazione, finalizzate al rilascio dell’attestazione/certificazione degli apprendimenti acquisiti.
- Attività non formative: progettazione di dettaglio; coordinamento ed amministrazione del Piano; promozione delle attività e delle azioni del Piano; monitoraggio e valutazione delle attività e delle azioni del Piano; diffusione e trasferimento dei risultati, con specifico riferimento ai Piani Territoriali e Nazionali.
- Attività di erogazione della formazione in forma individuale e/o collettiva: realizzata sulla base dei contenuti, modalità, metodologie indicati nel Piano presentato al Fondo e negli eventuali aggiornamenti intervenuti successivamente. Sono comprese le attività di orientamento dei partecipanti, il bilancio delle competenze, in ingresso ed al termine dei percorsi formativi e la certificazione delle competenze.
Le modalità di erogazione della formazione, ammissibili, sono:
- Aula – Sessioni di formazione in ambiente strutturato (interno o esterno all’impresa);
- Seminari – Partecipazione a seminari o ad eventi di aggiornamento e scambio professionale, aziendali, interaziendali o esterni all’azienda;
- Action learning – Sessioni di apprendimento programmate centrate sui processi di lavoro;
- FAD – Attività di formazione a distanza on line (sincrona) o di formazione assistita (asincrona). Tale formazione deve essere supportata da un sistema informatico che effettui il tracciamento delle attività svolte, compresi gli esiti inerenti alla valutazione delle conoscenze/competenze acquisite, consentendo la stampa dei relativi rapporti;
- Training on the job – Attività formative pianificate e organizzate per favorire l’acquisizione di competenze operative sul luogo di lavoro, insegnando ad utilizzare gli strumenti di lavoro tramite esperienza pratica, laboratori, etc.;
- Coaching – Attività formative realizzate, con il supporto di un coach, per sviluppare ed ottimizzare le competenze e le caratteristiche personali necessarie a mettere in atto una performance efficace, in relazione agli obiettivi assegnati al lavoratore.
Il numero minimo dei partecipanti alla singola edizione di un modulo formativo, nel caso in cui sia stata prevista l’erogazione in forma “collettiva”, è di 4 lavoratori.
Ai fini della validità dell’intervento e, quindi, dell’ammissibilità dei relativi costi, è necessario che almeno 3 lavoratori abbiano frequentato il 75% delle ore programmate.
In tutti i casi, ai fini dell’ammissibilità dei relativi costi, è necessario che il singolo lavoratore abbia frequentato almeno il 75% delle ore relative alle edizioni alle quali viene associato.
L’Avviso n. 2/2025 “Politiche Attive” si propone di promuovere interventi di formazione finalizzati a rafforzare l’occupabilità e l’adattabilità dei lavoratori, rispondendo al contempo alle esigenze di reperimento di competenze espresse dalle imprese aderenti.
La finalità principale è quella di riqualificare disoccupati e inoccupati, incluse categorie vulnerabili quali titolari di protezione internazionale o temporanea, attraverso percorsi formativi che garantiscano un effettivo inserimento lavorativo. Le azioni formative non rappresentano un semplice aggiornamento di competenze, ma devono tradursi in un concreto esito occupazionale, mediante l’assunzione di almeno l’80% dei partecipanti, di cui il 40% a tempo indeterminato.
I piani presentati devono essere di tipologia aziendale o pluriaziendale, con il coinvolgimento massimo di cinque imprese aderenti.
Nel caso dei piani pluriaziendali, gli enti di formazione incaricati devono essere accreditati nelle regioni in cui si svolgono le attività.
Ogni piano deve essere accompagnato da un accordo di condivisione sottoscritto dalle parti sociali, in linea con il Protocollo del 22 giugno 2020.
Tale accordo deve riportare in allegato:
- le imprese coinvolte,
- i partecipanti e i relativi profili professionali,
- i fabbisogni di personale,
- le competenze ricercate.



